A seguito di un inverno esagerato dal punto di vista meteorologico, si ripresenta ancora una volta il periodo dell’anno migliore per il birdwatching: La primavera.
Mentre gli uccellini che ci hanno fatto compagnia per tutta la stagione invernale abbandonano le mangiatoie per dirigersi verso i monti, gli uccelli migratori ripopolano le oasi.
Il dolce arrivo della bella stagione è preannunciato dalle leggiadre rondini, ed è poi seguito dal ritorno delle ormai rare cicogne e delle più maestose specie di aironi, come aironi rossi, sgarze ciuffetto e nitticore.
Insomma, un arcobaleno di animali variopinti che, assieme alla fioritura delle piante, ridipingono una natura spenta e consumata dall’inverno.
Non mancano, inoltre, le rarità, come lo spettacolo offerto dalla nidificazione a Manzolino Tivoli dei falchi di palude, cavalieri d’Italia e pavoncelle, l’avvistamento per la prima volta di un falco pescatore sempre a Manzolino e per la prima volta, anche se da lontano, di un ibis mignattaio sul delta del Po.
E come sempre non mancano le classiche specie che accompagnano puntualmente ogni nostra primavera, come oche selvatiche, fenicotteri, spatole e sterne, o addirittura che ci accompagnano per tutto l’anno, come martin pescatori, civette, gallinelle d’acqua, folaghe, germani reali, aironi bianchi, cinerini e garzette.
Tre foto a testimonianza dell'avvistamento, per la prima volta, del mignattaio.